“Less is better” .. e la sua traduzione in termini organizzativi

E’ considerata la key word del momento, la parola capace di far suonare qualsiasi concetto organizzativo meglio di una canzone dei Beatles, di catalizzare l’attenzione più di guru aziendale e di esprimere concetti  diversi in un unico vocabolo, di cosa sto parlando? Scopriamolo insieme ..

Sempre più imprese, amministrazioni, e organizzazioni volgono la loro attenzione verso il concetto di “lean organization”, capace in questi ultimi anni di conquistare il management di grandi e piccole aziende quale strumento indispensabile per sopravvivere e aumentare le proprie performance.

Sicuramente molti si saranno chiesti perché la “lean organization” ed il concetto di “lean thinking” nell’accezione più generale abbiano questo seguito e siano l’oggetto del desiderio di imprenditori e manager per le loro aziende e organizzazioni, ebbene questo è da ricercarsi nel significato proprio di “lean” cioè “snello” e in quelli più allargati quali veloce, razionale, intelligente semplice.

La crisi economica degli ultimi anni, ha segnato profondamente il tessuto industriale europeo ed italiano operando una sorta di selezione naturale in cui le imprese sopravvissute hanno dovuto operare un forte efficientamento interno, secondo la logica estremamente semplificata per cui per mantenere redditività è necessario aumentare i ricavi (cosa difficile dato il contesto competitivo ed economico) o ridurre i costi e gli sprechi.

L’ottica lean ha l’obiettivo di creare valore proprio agendo su questo secondo aspetto, cioè l’efficientamento non solo dei costi e degli sprechi ma anche dei processi aziendali e dei flussi decisionali attraverso una valorizzazione finalizzata delle attività, delle risorse umane e del rapporto con i fornitori.

Da dove nasce il concetto di lean organization e lean thinking?

Il concetto di lean è la naturale evoluzione del Toyota Production System (TPS) nato dopo la seconda guerra mondiale in Toyota, per fronteggiare la carenza di materie prime e macchinari cercando la massima ottimizzazione dei processi produttivi.

Il metodo è stato poi studiato dagli americani e verificatane l’efficacia è stato adottato negli ultimi 20 anni da moltissime aziende (soprattutto di grandi dimensioni) in America ed in Europa.

Con lo studio e l’applicazione crescente di questo modello, il concetto di lean è stato applicato non solo in ambito produttivo come originariamente nato, ma anche in ambito organizzativo (lean organization) diventando poi una vera e propria filosofia aziendale (tanto che si parla di lean thinking).

Quali sono i alcuni dei principi fondamentali della filosofia lean:

1) Valore: Il punto di partenza è sempre la definizione del valore secondo la prospettiva del cliente, il valore è solo quello che il cliente è disposto a pagare; tutto il resto è spreco, e va eliminato.

2) Mappatura del flusso del valore e dei processi aziendali: Per eliminare gli sprechi occorre “mappare” il flusso del valore e quindi processi primari e secondari per individuare le attività e le relazioni che creano valore e quali invece no.

3) Flusso: Il processo di creazione del valore è visto come un flusso, che deve scorrere in modo continuo senza strozzature o colli di bottiglia con relativa riduzione dei tempi di attraversamento (lead time) del materiale.

4) Produzione “tirata”: Soddisfare il cliente significa produrre solo quello che vuole, solo quando lo vuole e solo quanto ne vuole. La produzione è così “tirata” dal cliente, anziché “spinta” da chi produce.

5) Ricerca della Perfezione: Si deve instaurare e diffondere in tutta l’azienda il processo di miglioramento continuo orientato a raggiungere la perfezione nei processi.

Come implementarla?

Innanzitutto l’adozione di un nuovo modello organizzativo non è una cosa semplice e di facile e veloce attuazione, ma richiede una forte engagement da parte del management e di tutta l’organizzazione in quanto necessita di ripensare i valori e ed i principi su cui l’organizzazione stessa è fondata.

Inoltre per avere i massimi benefici ed evitare di perdersi lungo il cammino, ogni modello organizzativo va valutato e adattato in base alla propria realtà aziendale, è quindi auspicabile che il management, in questo percorso di riorganizzazione e cambiamento sia supportato da una consulenza capace di accompagnarlo passo per passo per affrontare e risolvere insieme i problemi che si presenteranno.


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