Donne e motori, gioie e dolori?

Donne e motori, gioie e dolori. Fuori dal mito una opportunità di mercato

Donne e motori un binomio che si basa prevalentemente su l’estetica.  Belle donne, bei motori, gioie e dolori ma il paradigma ora non regge più, le donne hanno preso da tempo in mano il volante, quello delle auto e della loro vita, non sono un accessorio della macchina ma sempre più acquistano e guidano le proprie automobili, giudicano quanto l’industria automobilistica offre loro e spesso non sono clementi nei loro giudizi.

La prima timida consepavolezza
Di questo è ben consapevole Andy Palmer, vice-presidente di Nissan, dal suo osservatorio ritiene che circa la metà delle donne sia critica verso la propria auto e questo è un bel problema. Certo coniugare i tacchi alti con l’ergonomia dell’auto non è facile ma i dati del problema rendono urgente la risposta. Le donne sono un mercato inesplorato e sconosciuto per coloro che producono auto. (vedi articolo di Ray Massey su Dailymail online). Gli ingegneri che le costruiscono, continua Andy Palmer,  spesso si limitano a ritenere che basti mettere i sensori per il parcheggio, si sa le donne non sanno parcheggiare in retro, mentre i designer connettono le esigenze del “genere” femminile al colore “rosa” .

La nuova via da percorrere
Ma perché le esigenze del target donna non sono viste da coloro che “fanno indagini di mercato”? perché troppo spesso nella progettazione di prodotti – non solo delle automobili – passano gli stereotipi di genere?
Domande a cui, ad esempio,  i gender studies hanno già dato alcune risposte che sono rimaste chiuse nei convegni e nei laboratori di ricerca: troppo poche le donne nei team di progettazione dei prodotti, nei gruppi che valutano le business idea. E ancora, troppo poche le donne che ai vertici delle imprese decidono le strategie di prodotto, di canale l’advertising. Ma non solo.

Un motivo in più a conferma della nostra idea di creare  il Womesis Lab di Nomesis –  il laboratorio per le donne che vogliono crescere e le aziende che le valorizzano – dove i nostri clienti possono cogliere al volo le opportunità che una attenta analisi dei bisogni e delle aspettative femminili si possono generare anche in tempi di crisi. Infatti, per il mercato auto, le indagini condotte mediante  il laboratorio Womesis di Nomesis ci dicono invece che le donne hanno aspettative molto concrete e le soluzioni sono praticabili e renderebbero migliore non solo il prodotto ma anche la qualità della vita di chi passa molti momenti in macchina.

 


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